Lucia C. Silver

Perché il mio libro non vende? Diamo un’occhiata al libro “Josh Ewan”, di Vito Ricco

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(Tutti gli articoli precedenti di questa rubrica sono elencati QUI)

Oggi analizzeremo il libro di Vito Ricco: “Josh Ewan. Storia della rockstar che parlava con gli spiriti”.

“Josh Ewan. Storia della rockstar che parlava con gli spiriti”: dati

Questa la cover:

Questa la quarta di copertina:

“New York, anni Duemila. Josh Ewan, rockstar decaduta, ha appena pubblicato un album dopo molti anni di silenzio, ma si rifiuta di promuoverlo con un tour. La ragione è presto detta: quelle canzoni le ha scritte tutte da solo, senza l’aiuto degli spiriti, e il risultato è pessimo. Nel tentativo di far rassegnare il suo nuovo agente all’idea, il cantante si produce in un lungo monologo a puntate. Racconta della sua adolescenza a Minneapolis, dell’incontro con la chitarra e con l’amore, del rapporto con la morte e del viaggio verso il successo. Soprattutto, della scoperta di quel dono paranormale che gli consente di diventare una leggenda vivente ma che in cambio pretende il suo tributo. Insieme ghost story e romanzo di formazione, la vita di Josh Ewan è una lenta discesa in una spirale di violenza e assuefazione, che mostra come l’animo umano possa corrompersi e come ogni cosa abbia un prezzo.”

Queste le categorie in cui è inserito:

Narrativa contemporanea

Questo il link:

https://www.amazon.it/Ewan-Storia-rockstar-parlava-spiriti/dp/8894990354

Perché questo romanzo non vende? Analizziamolo

Partiamo dal pugno nell’occhio appena apriamo il link di Amazon: dov’è l’ebook? Mancando l’ebook già questo titolo parte penalizzato. Soprattutto se si è autori emergenti bisogna sempre mettere a disposizione un formato digitale:

1. costa meno del cartaceo e costa poco (di solito ci aggiriamo fra i 2,99 € e i 4,99 €);

2. proprio perché costa poco, il lettore è più predisposto ad acquistare il libro di uno sconosciuto.

“Josh Ewan” è stato pubblicato da una casa editrice piccola e trovo questa mancanza dell’ebook ancora più grave perché sicuramente penalizza le vendite, e un editore dovrebbe saperlo.

La cover

Andando a spulciare il sito dell’editore si può notare che la cover fa parte di una collana e quindi segue un certo modello grafico, che si manifesta soprattutto nella parte inferiore della copertina, e che si ritrova in ogni libro della stessa collana (Lumière). Si nota la cura dell’editore nel creare un “brand” ben preciso, riconoscibile per i suoi libri. E questo è sicuramente un bene.

Quello che non mi convince, invece, è la parte dedicata ai singoli libri, in questo caso al romanzo di Vito. L’immagine in bianco e nero suscita sensazioni cupe e ricorda il genere horror, non mi sembra quindi rispecchiare quello che poi sarà il contenuto del libro stesso. E, se le categorie sono azzeccate, dovremmo trovarci davanti a un romanzo di narrativa contemporanea non di genere (visto che non ci sono altre categorie). Ma più guardo la cover più trovo che susciti inquietudine, soprattutto per alcuni particolari (per es. la tenda a sinistra) e più mi aspetto di trovare almeno qualche elemento horror nel testo.

La quarta di copertina

Di cosa parla questo libro? Di un cantante che ha successo solo se crea le sue canzoni comunicando con gli spiriti. Dono che, in cambio, pretende il suo tributo.  Una descrizione che si avvicina molto a quella che potrebbe essere una storia horror ma, a parte l’accenno agli spiriti, la quarta di copertina non sembra confermarlo davvero. Sì, ci viene detto che si tratta di una ghost story, ma una ghost story è davvero sempre una storia dell’orrore? Il romanzo potrebbe semplicemente contenere alcuni elementi del fantastico, senza per forza che questi abbiano una connotazione horror.

Riassumendo: la categoria ci dice che siamo davanti a un romanzo di narrativa contemporanea, la quarta aggiunge che è una ghost story e un romanzo di formazione, la cover urla narrativa, ma l’immagine in bianco e nero suscita una sensazione di inquietudine. Non riesco a individuare davvero un pubblico preciso a cui si fa riferimento. Mi spiego meglio.

Prendiamo come esempio Harry Potter, un fantasy per ragazzi che potrebbe essere anche definito un romanzo di formazione. La componente fantasy è ben chiara e se si va a controllare la categoria in cui è inserito il primo volume della saga, si legge:

Il pubblico di riferimento è chiaro: bambini e ragazzi, lettori fantasy.

Per “Josh Ewan”, invece, non è chiaro. La quarta non ci aiuta a capire se la ghost story è davvero horror. Non può essere inserito solo nella categoria narrativa contemporanea, perché è comunque un romanzo di genere, ma a quale genere appartiene davvero? Qual è il pubblico con cui si vuole interagire?

Perché, dunque, questo libro non vende? Ci sono più risposte. La prima e più importante è la mancanza di ebook. Oggi è impensabile non pubblicare il proprio romanzo anche in formato ebook, soprattutto se si è un autore esordiente, una casa editrice piccola o un autore autopubblicato. La seconda è la categoria. Ci vuole qualche indizio in più per farci capire davanti a che genere di romanzo ci troviamo, perché è evidente che non si tratta di un mainstream.

Piccolo extra: non è possibile leggere l’anteprima del romanzo né su Amazon né sul sito dell’editore. Sarebbe bello se fosse disponibile, invece, perché aiuterebbe il lettore a farsi un’idea di che tipo di romanzo si ha davanti. Il tono di voce può fare la differenza.

Le domande che mi faccio sono:

  • Perché non esiste il formato ebook?
  • Se non ci fossero i fantasmi, sarebbe chiaramente un mainstream/romanzo di formazione. Sappiamo, però, che “Josh Ewan” è un romanzo di formazione e una ghost story, ma qual è la componente dominante?
  • Quanto peso hanno i fantasmi, a cui nella quarta si accenna appena?

Rispondendo a queste domande, si capirebbe meglio il gruppo di lettori a cui ci si vuole rivolgere. Capendo questo si potrebbe intervenire su cover e quarta per catturare il loro interesse.

Consigli per l’autore

  1. Mettere in vendita anche la versione ebook del romanzo. Credo sia la cosa più urgente.
  2. Chiarire a quale pubblico ci si vuole rivolgere, e di conseguenza sistemare la quarta ed eventualmente la cover.
  3. Sistemare le categorie.
  4. Rendere disponibile un estratto del romanzo.

La vostra opinione è richiesta

Cosa ne pensate voi? Avete qualcosa da aggiungere?

Comprereste questo libro? Perché sì? Perché no?

In quale categoria vi sembra appartenere “Josh Ewan”?

Dite la vostra, anche questa volta io ho detto la mia e spero di essere stata utile a Vito.

Mercoledì prossimo daremo un’occhiata al libro di Manuela Chiarottino.

 

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