Lucia C. Silver

Perché il mio libro non vende? Parte seconda: l’idea, gli autori

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(Link all’articolo precedente: Perché il mio libro non vende? Parte prima: possibili cause)

L’idea

Eccoci al secondo appuntamento della rubrica “Perché il mio libro non vende?”. In questo articolo spiegherò l’idea che ha dato vita a questi post. Dopo aver pubblicato su Facebook l’elenco di motivi per cui un libro non vende stilato da Matthias Matting, ho proposto una cosa ai follower della mia pagina Facebook, ossia di analizzare quarta e cover di un romanzo pubblicato, definire il pubblico a cui si rivolge e capire se nel complesso riesce a raggiungerlo. In questo modo, invece di avere una lista generica di cose da non fare, avremo esempi pratici che mostrano dove si sbaglia e come rimediare. Continue reading “Perché il mio libro non vende? Parte seconda: l’idea, gli autori”

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Perché il mio libro non vende? Parte prima: possibili cause

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Tempo fa, sulla mia pagina Facebook, avevo pubblicato un post in cui elencavo una serie di possibili cause per cui un libro non vende. Poiché da quel post si è sviluppata l’idea per questa rubrica a cui parteciperanno molti autori e autrici con i loro libri, mi sembra giusto partire dall’inizio e fare le cose con ordine.

Perché il mio libro non vende? Possibili cause

Matthias Matting, del portale “Selfpublisher Bibel” da cui ho preso ogni tanto spunto per alcune riflessioni qui con voi, ha pubblicato un articolo molto interessante. Il titolo è: “Perché il mio libro non vende come mi aspettavo?”.
Qui di seguito riporto la traduzione dell’elenco da lui stilato di possibili motivi per cui un libro non vende. Continue reading “Perché il mio libro non vende? Parte prima: possibili cause”

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Prime Reading: un anno dopo, in Germania

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Dal 2017 al 2018 Prime Reading ha offerto ai lettori tedeschi circa 500 titoli a rotazione trimestrale, in  modalità gratuita per gli abbonati di Amazon Prime.

Matthias Matting di “Die Selfpublisher-Bibel”, un portale conosciuto in Germania dagli autori per via dei tantissimi articoli utili riguardanti l’autopubblicazione, tira le somme dopo oltre un anno di Prime Reading nel mercato tedesco.

Anche Matting, come avevo fatto tempo fa io nel video in cui spiegavo cos’è Prime Reading e cosa comporta, ha cercato di rispondere alle principali domande degli autori. Di seguito, le parti più interessanti del suo articolo.

Chi può leggere i libri presenti su Prime Reading?

La risposta è molto semplice: tutti gli abbonati al servizio Prime di Amazon. Nessuna novità, quindi, da questo punto di vista. Matting, però, prova a fare un calcolo. Riporta che al momento si contano 17 milioni di abbonati. E sostiene che se anche solo un decimo degli iscritti leggesse gli ebook di Prime Reading, ci sarebbero 1,7 milioni di nuovi lettori.

Non sono sicura di poter dire che questo calcolo abbia davvero un senso, perché io stessa sono abbonata a Prime ma leggo ebook da una vita. Sicuramente darò un’occasione anche ad autori che prima, con tutta probabilità, non avrei mai acquistato.  E questo è già un passo avanti per gli autori: raggiungere quei lettori che non li avevano notati e convincerli che il proprio libro vale la pena di essere letto.

Come faccio a inserire il mio libro nel programma di Prime Reading?

La risposta è ancora la stessa di qualche mese fa: l’autore non può farlo. È sempre Amazon a chiedere, l’autore può solo accettare o meno. Quello che è certo è che il suo libro deve essere presente su KDP Select.

Quanto paga Amazon per ogni titolo?

Nota dolente per gli autori italiani, che purtroppo sono costretti (da me XD) a scoprire che in Germania i loro colleghi guadagnano di più. La risposta che dà Matting, in effetti, è che il compenso ricevuto varia in base ai livelli di successo attuale di un libro, e va dai 200 € ai 3000 €. In alcuni casi, aggiunge, anche molto di più. In Italia si prende ancora molto ma molto di meno (si parlava di 100 € per 180 giorni), ciò non toglie che in futuro le cose non possano cambiare. Siamo speranzosi, giusto?

Quali vantaggi ha per l’autore Prime Reading?

Matting conferma ciò che avevamo già notato agli esordi di Prime Reading in Italia: ogni download conta come un acquisto e quindi il libro riceve più visibilità nelle classifiche delle proprie categorie.

Cosa comporta Prime Reading per la pubblicazione e la strategia di marketing di un libro?

Se fino a prima dell’avvento di Prime Reading, Matting affermava che in linea di massima fosse indifferente quando un autore pubblicava il proprio libro, ora sconsiglia di farlo nei periodi di rotazione, alla scadenza dei 90 giorni di un ciclo di libri e di riprogrammazione dei nuovi titoli in offerta. Ma… c’è un grosso MA. Anche la scadenza dei 90 giorni varia da trimestre a trimestre. Il momento ideale per pubblicare un nuovo libro, secondo Matting, sarebbe quello in cui uno dei propri libri già pubblicati arriva su Prime Reading, meglio ancora se si tratta di una saga di più volumi.

Dove posso controllare il numero di pagine lette del mio libro in Prime Reading?

Torniamo alle risposte semplici (ma forse poco gradite): da nessuna parte. Non si può controllare quante pagine del proprio libro siano state lette. Anche qui, come potete notare, la situazione non è cambiata.

Quale impatto ha Prime Reading sulle vendite di un libro?

Probabilmente un impatto minore di quello che vi aspettate, e ciò è dovuto al fatto che la classifica dei 100 libri più venduti è decisamente sopravvalutata, riferisce Matting.  Aggiunge che i lettori comprano soprattutto seguendo i consigli del “Chi ha acquistato questo articolo ha acquistato anche…”  e che le vendite dipendono dalla lista di popolarità piuttosto che da quella dei bestseller (ecco spiegato come accedervi).

Quello che offre Prime Reading è un temporaneo aiuto per attirare l’attenzione dei lettori. E a questo ci eravamo arrivati anche noi.


Quali sono le vostre esperienze con Prime Reading, da autori e/o lettori? Come vedete il futuro di Prime Reading in Italia?

Raccontatemelo nei commenti!


Fonte: AMAZON-TIPP: WAS SIE ALS AUTOR/IN ÜBER AMAZON PRIME READING WISSEN MÜSSEN

 

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Prime Reading: la nuova biblioteca virtuale di Amazon che farà contenti autori e lettori

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Dopo l’inaugurazione anche in Italia di Prime Video (in Germania lo abbiamo da anni), il colosso di Jeff Bezos offre un’opzione in più ai clienti abbonati al servizio Prime: il Prime Reading.

Attivo fino a poco tempo fa solo in America, ha raggiunto finalmente i lettori tedeschi e, chissà, in futuro arriverà anche per quelli italiani.

Cos’è il Prime Reading? È una biblioteca virtuale a cui hanno accesso solo i clienti Prime. In Germania ne esiste già una per tutti coloro che possiedono un Kindle o un Tablet Fire, e non parlo dell’offerta di Kindle Unlimited per cui comunque bisogna abbonarsi e pagare una cifra mensile fissa. La biblioteca virtuale per i lettori provvisti di Kindle è del tutto gratuita e funziona quasi come una vera e propria biblioteca: si può prendere in prestito un romanzo, tenerlo finché si vuole (quindi leggerlo anche con molta calma) e poi restituirlo. Funziona però solo con un libro alla volta. Non appena si consegna quello letto, si può passare al successivo.

Il Prime Reading è un’offerta in più per i clienti già abbonati a Prime. Non ci sono costi aggiuntivi e si ha accesso a tanti titoli gratuitamente. Continue reading “Prime Reading: la nuova biblioteca virtuale di Amazon che farà contenti autori e lettori”

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Gli autori self, gli editori e l’editing

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Riprendo l’argomento dello scorso articolo perché vorrei capire e analizzare certe dinamiche insieme a voi.

Diversi anni fa, quando le autopubblicazioni non esistevano o esistevano sotto forme diverse, gli autori esordienti e gli aspiranti scrittori discutevano su forum e social delle differenze fra le case editrici a pagamento e quelle senza obbligo di contributo. Allora, se solo un editore si fosse permesso di offrire all’autore la possibilità di acquistare a prezzo ridotto un certo numero di copie del suo libro, avremmo drizzato le orecchie e ci saremmo chiesti: offrirà solo la possibilità o è un modo per dirgli che le deve comprare, altrimenti non lo pubblicano? Continue reading “Gli autori self, gli editori e l’editing”

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Self publishing: cinque vantaggi rispetto all’editoria tradizionale

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Riporto qui alcuni pezzi di un articolo letto stamattina sul portale Indie Publishing, dove è stata pubblicata un’intervista a Matthias Matting, fondatore di Die Selfpublisher-Bibel (La bibbia degli autopubblicati), sito web in cui viene trattato a fondo l’argomento autopubblicazione, fornendo dati statistici a riguardo e dando consigli e suggerimenti.

La domanda che gli è stata posta è “Cos’hanno in più gli autopubblicati?” [rispetto alle case editrici, ndt.]. Continue reading “Self publishing: cinque vantaggi rispetto all’editoria tradizionale”

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